Marco Somà “I sette letti di ghiro”, Nube Ocho
Palazzo Vescovile – Marco Somà “I sette letti di ghiro”, Nube Ocho. +3 anni
Teresa Porcella
Cagliaritana, ha studiato canto, violino, danza e teatro. Laureata in Filosofia del Rinascimento, si è specializzata in Progettazione editoriale multimediale a Firenze, dove attualmente vive e insegna Progettazione editoriale presso TheSign Comics & Arts Academy.
Autrice, performer, progettista, editor, svolge attività di formazione, laboratori e spettacoli in tutta Italia. I suoi libri sono tradotti in Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cina, Turchia. Nel 2018 ha avuto la Menzione speciale al Premio Rodari con Il formichiere Ernesto, Coccole Books e nel 2019‐2020 ha vinto il Premio Procida Elsa Morante – Il mondo salvato dai ragazzini con Quelli là, Bacchilega Junior. e nel 2021 il Primo premio al concorso di poesie Oreste Pelagatti con Prima e poi, Bacchilega Junior.
Il suo ultimo libro, Aiutiamoli a fare da soli. Maria Montessori si racconta, Editoriale Scienza, è candidato al Premio Strega ragazzi e ragazze 2022. Si tratta di una biografia della grande scienziata, nel settantesimo anniversario della sua morte, dove viene tratteggiata una figura di donna e di studiosa libera e innovatrice, fuori dai tradizionali racconti di vulgata.
Come editor ha vinto il premio Andersen nel 2015 per la collana di poesia Il suono della conchiglia, Motta Junior, e nel 2018 con la collana Rivoluzioni, LibriVolanti.
Nel 2005 ha fondato l’Associazione di promozione alla lettura Scioglilibro, di cui è presidente, che si occupa di formazione e organizzazione di eventi collegati al libro e alla lettura.
Aiutiamoli a fare da soli
Roma, 1896: una giovane donna si laurea in medicina, tra le prime in Italia, sfidando i pregiudizi dell’epoca. Lo stesso anno partecipa, a Berlino, al primo Congresso internazionale delle donne, come rappresentante di un’associazione femminista. È Maria Montessori, divenuta poi nota in tutto il mondo per il metodo educativo che porta il suo nome. Questa è la sua storia, raccontata in prima persona, dal legame con i genitori alla passione per il teatro, dalle indecisioni sulla scuola superiore alle prime, scioccanti lezioni di anatomia e alla tesi sperimentale in psichiatria. Grazie ai suoi maestri e alla pratica in ospedale, tocca con mano l’importanza di una politica sociale attenta ai più bisognosi e alle donne. Crede fermamente nella parità dei diritti in famiglia e nella società, così come nel diritto all’istruzione, e su tali valori fonda il suo operato. Madre della pedagogia sperimentale, applica il suo metodo nella “Casa dei bambini”, inaugurata a Roma nel 1907: “Tutto suggeriva ai piccoli che in quel luogo erano liberi di muoversi e che erano invitati all’osservazione, al gioco, alla sperimentazione. […] E i miei bambini, potevo dirlo orgogliosa, imparavano davvero da soli, perché ogni cosa suggeriva un’azione, un fine”. Il libro nato da quest’esperienza viene tradotto in 36 lingue e Maria è chiamata dagli Stati Uniti all’India a parlare delle sue idee.
Teresa Porcella ne tesse un ritratto documentato e racconta ai ragazzi una donna coraggiosa e determinata, che si è dedicata al miglioramento della società mediante l’educazione, nella speranza di poter costruire, grazie a essa, un mondo di pace.
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